Non esiste un piano B rispetto all'accordo di associazione con l'Ue. Intervistato da EurActiv.it, l'ambasciatore ucraino in Italia Yevhen Perelygin non ha dubbi sul fatto che l'intesa venga raggiunta a Vilnius, durante il summit sul Partenariato orientale del 28 e 29 novembre.
Ambasciatore, fino a poco tempo fa l'accordo sembrava fatto, ma ora le cose sembrano cambiate. L'Ucraina ha compiuto un'inversione di marcia dal punto di vista geopolitico.
Non riesco a capire cosa si intenda per "inversione di marcia". L'integrazione europea è sempre stata una priorità per la politica estera ucraina. Vorrei ricordare che già nel 1993 il Parlamento ucraino aveva approvato una decisione in cui si affermava che per l'Ucraina era prioritario entrare a far parte dell'Ue. Nel 1994 abbiamo siglato un accordo di cooperazione e di partenariato con l'Ue. Nel 1998 abbiamo approvato una particolare strategia e, successivamente, un programma per l'integrazione nell'Ue. Infine, nel 2010, dopo le ultime lezioni presidenziali, il Parlamento ha approvato una legge in cui si assicura l'integrazione dell'Ucraina in Europa dal punto di vista politico economico e legale. Ecco perchè sono convinto che questo processo culminerà con la firma dell'accordo di associazione a Vilnius.
Il primo ministro lituano ha recentemente dichiarato che forse è ancora possibile raggiungere un accordo "last minute".
Non conoscendo direttamente queste dichiarazioni, mi è difficile commentarle. Non parlerei di soluzioni "last minute": noi lavoriamo per arrivare alla firma dell’accordo, come programmato. Fino ad allora, si può trovare una soluzione in qualunque momento.
Ho partecipato personalmente ai negoziati, durati cinque anni. L'accordo è stato finalizzato un anno fa e poi tradotto in tutte le lingue ufficiali dell'Ue. L'Ucraina è pronta a firmare. Il nostro paese si impegna a recepire velocemente le raccomandazioni dell'Unione europea, cioè ad approvare alcune riforme nell'ambito del sistema giudiziario e della legge elettorale.
Con la firma dell’accordo saremo in grado di completare velocemente le riforme richieste. Non abbiamo alcun piano B alternativo all’accordo, che dovrebbe essere firmato a Vilnius, perchè crediamo che l'accordo verrà firmato in quell'occasione.
Alcuni esperti ritengono che il presidente Yanukovich rappresenti la figura chiave per la sigla dell'accordo.
Che cosa significa che il Presidente è la figura "chiave"? Il nostro stato si fonda sui tre poteri: esecutivo, legislativo e giudiziario. Non è corretto dire che una sola persona, nel nostro paese, ha il potere di risolvere tutti problemi. Tutte le autorità in Ucraina stanno lavorando perché l’accordo di associazione diventi realtà. Le forze politiche rappresentate in Parlamento stanno preparando le leggi necessarie per accelerare il processo di riforma richieste dall'Ue e il presidente ha il potere di firmarle.
Quali saranno i benefici dell'accordo per le imprese italiane ed europee?
Vedo delle grandi opportunità sia per le imprese europee che per quelle italiane. Ridurremmo progressivamente, fino ad eliminare, gli ostacoli al commercio e ridurremmo i dazi sulleesportazioni dall'Ue. Le normative (ad esempio quelle in campo sanitario) verranno armonizzate con il contesto europeo, affinchè si possa creare un ambiente favorevole alle imprese.
http://www.euractiv.it/it/news/europa-orientale/8158-ucraina-ambasciatore-in-italia-no-alternativa-a-ue.html