Cari amici italiani ed internazionali, Vorremmo attirare la vostra attenzione sul fatto scandaloso e grave della violazione dei diritti umani nei confronti dell’ucraina – Nadiya Savchenko. Nadiya Savchenko, nata a Kyiv, è un pilota coraggiosa. Per tutta la sua vita ha sognato di volare su un jet da combattimento, ma è diventata operatore/navigatore dell'elicottero Mi-24.
Ha dedicato tutta la sua vita per realizzare il sogno più grande - fluttuare nel cielo.
Subito dopo la scuola Nadiya ha studiato e diventato stilista ed dopo trascorso un anno di studi presso la Facoltà di giornalismo all’Università di Kyiv. Ma questa non era la sua vocazione.
Per poter realizzare il suo sogno, Nadiya ha corso 15 chilometri sulla neve con uno zaino pesante con un paracadute dentro che pesava più di 15 chili. Cosi ha potuto aggregarsi ad una brigata airmobile di Zhytomir. Nel 2004-2005 Nadiya ha fatto parto del contingente ucraino di peacekeeping in Iraq.
Ha provato tre volte a passare le esami all'Accademia Aeronautica di Kharkiv, ma senza successo. Successivamente, dopo aver ottenuto l'autorizzazione personale del Ministro della difesa d’Ucraina, è stata finalmente in grado di iscriversi all’Accademia. Era l'unica donna tra i 39 studenti del corso.
Nonostante il limite d’età di 23 anni previsto per la stipula del contratto, Nadiya ha aderito all'Università quando aveva già 24 anni. Era una degli studenti più grandi, ma aveva già l’esperienza di combattimento reale. La realizzazione del suo sogno non era facile. E stata espulsa due volte dall'Accademia col pretesto di essere "inadatta a volare come pilota", ma ha insistito. Il suo primo aereo è stato Yak-52. Ha anche studiato per diventare un navigatore dell’aereo Su-24, ma ha avuto la laurea come navigatore/operatore dell'elicottero Mi-24.
Al tempo libero le piace modellare elicotteri e aeroplani, praticare l'arte del vetro colorato, decorare abiti. Non vuole essere paragonata con il soldato Jane dal famoso film americano.
Durante i tragici avvenimenti in Ucraina orientale Nadiya Savchenko è andata all’Est del paese come volontario per difendere l'integrità territoriale d’Ucraina e la popolazione civile dai mercenari stranieri.
Il 18 giugno ha partecipato all’operazione anti-terroristico ed è stata catturata dai terroristi vicino alla città di Stchastia.
Il video dell'interrogatorio di Nadiya dai terroristi ha sconvolto tutta l'Ucraina. La donna ha dimostrato un coraggio e si è comportata da vero ufficiale e patriota del suo paese.
I giornalisti sono riusciti a stabilire dove si trova adesso Nadya. E stata illegalmente trasferita alla prigione russa di Voronezh – un fatto evidente che i terroristi coordinano le loro azioni con i servizi segreti russi. Ma secondo una ipotesi ridicola del Comitato d’inchiesta russo, la Nadya Savchenko ha attraversato la frontiera russo-ucraina per il conto suo come un profugo ed è stata fermata senza documenti sul territorio russo. Adesso contro di lei sono state avanzate le accuse assurde ed infondate di aver partecipato all’uccisione dei giornalisti russi.
Chiediamo ai nostri amici italiani ed internazionali di fare tutto il possibile per liberare la donna ucraina. L'hashtag #SaveOurGirl è stato creato nelle reti sociali per contribuire al suo rilascio.
Non restate indifferenti!