In riferimento all’utilizzo nei media italiani recentemente più di frequente del termine “guerra civile” riferito al conflitto in Donbas, l’Ambasciata di Ucraina ha fatto presente qualche giorno fa ad alcuni giornalisti che questo termine è scorretto in quanto non è supportato dai fatti e tende a nascondere le evidenze della presenza militare russa sul territorio dell’Ucraina.
Con questo vorremo anche divulgare a tutti gli interessati, che intendono scrivere sui temi di Ucraina, il nostro parere in merito.
Molti organismi internazionai, in particolare l’UE, l’OSCE, la NATO, il Consiglio d’Europa riconoscono che in Donbas c’è l’atto di agessione della Federazione Russa contro l’Ucraina sotto la forma di “GUERRA IBRIDA”.
Inoltre, tutti coloro che sono alla ricerca della verità potrebbero porsi solo alcune domande a cui risposte sincere potranno indicare la natura esatta del conflitto in Donbas:
- Se Putin non conduce la guerra in Ucraina perché Merkel e Holland vanno da lui e invece non vanno in Donbas da Zakharchenko e Plotnitskij (cosidetti “leader” delle Repubbliche autoproclamate)?
- Se Putin non conduce la guerra perché gli Accordi di Minsk sono firmati dall’Ambascitore russo Zurabov?
- Se a Donbas non ci sono le truppe russe allora come si spiegherebbero i funerali e le tombe fresche dei soldati russi a Pskov, Kostroma, Ulianovsk, Nizhnij Novgorod ed altre città russe?
- In quali mercati di Donetsk vendono i sistemi missilistici di produzione russa SMERCH, GRAD, i carri armati dell’esercito russo T-72, T-90?
- Cosa sono venuti a cercare in Ucraina “persi” paracadusti russi da Kostroma?
- Perché in Russia è stata accusata dell’alto tradimento la sig.ra Svetlana Davydova (madre di sette figli) che ha informato l’Ambasciata di Ucraina a Mosca sull’eventuale trasferimento dei militari russi dalla sua zona in Donetsk?
Noi capiamo che alcuni politici in Europa non sono pronti a chiamare le cose con loro veri nomi, perché il riconoscimento ufficiale dell’atto dell’agressione russa contro l’Ucraina prevedrebbe la corrispettiva reazione internazionale contro lo Stato agressore.
Nello stesso tempo noi auspichiamo che l’imparzialità e correttezza dei giornalisti nella descrizione della situazione in Ucraina possano aiutare agli italiani di capire meglio la natura del conflitto nel Donbas.