5 березня ц.р. у Посольстві України в Італії відбулась прес-конференція Посла Є.Перелигіна для представників італійських ЗМІ. Під час прес-конференції Посол України поінформував присутніх журналістів щодо результатів візиту Прем’єр-міністра Італії М.Ренці в Україну, поточної ситуації на сході нашої країни, проблем постачання російського газу, перебігу реформ в Україні, відносин між Україною та НАТО, актуальних питань двосторонньої взаємодії, а також відповів на численні запитання представників італійських медіа.
Основні сигнали прес-конференції:
Visita di Renzi
- La prima visita in 16 anni. L’ultima - R. Prodi nel 1998.
- Dobbiamo notare gli ottimi rapporti personali tra Renzi e Poroshenko, che si sono incontrati più volte nel corso del 2014.
I resultati della visita:
- Renzi ha confermato che l'Italia vorrebbe riportare la Russia al tavolo delle trattative sulle questioni di sicurezza globale. Tuttavia, il presidente russo Putin dovrebbe lasciare l’Ucraina;
- in questo momento Renzi incontra Putin, a cui la Parte italiana ha segnalato la necessità di una piena attuazione degli accordi di Minsk ed il rilascio immediato di Sig.ra Nadiya Savchenko, l’Eroe dell'Ucraina illegalmente ditenuta in Russia.
- Oggi è 83-mo giorno di sciopero della fame di Nadiya Savchenko. Le sue condizioni sono critiche e abbiamo solo pochi giorni per risolvere questo problema. Nadiya può morire e questo puo diventare ancora una tragedia umana che ostacola la strada per la pace.
- Accordo di Minsk non è un menu del ristorante. Questo è un pacchetto che deve essere mantenuto da entrambe le parti in conflitto - Russia e Ucraina.
- E’ stato segnalato a Renzi che Kiev aspetta dalla Parte italiana un valore aggiunto in risoluzione del conflitto ucraino - russo.
- Le parti hanno concordato un piano di contatti politici nel 2015.
- Convenuto di intensificare la cooperazione economica, in particolare nei settori dell'energia, finanziario ed agricolo.
- Renzi ha confermato la disponibilità delle imprese italiane a partecipare alla privatizzazione degli impianti industriali in Ucraina.
- Siamo soddisfatti che la parte italiana ha confermato la sua disponibilità ad accelerare il processo di ratifica dell’Accordo di associazione tra l’UE e l’Ucraina.
- Italia dichiara la sua prontezza a sostenere l'Ucraina nell’ambito dell’ONU, OSCE, Consiglio d'Europa e G7.
Situazione sul terreno
- Le forze ucraine rispettano il cessate il fuoco e hanno ritirato l’artiglieria dalla linea di contatto sotto il controllo dell’OSCE.
- Tuttavia, la situazione sul terreno in Donbas rimane molto complicata e insostenibile, visto che i militanti continuano bombardamenti e gli attacchi sulle posizioni di forze ucraine e luoghi civili.
- Il numero di bombardamenti è diminuito rispetto alla situazione di qualche settimana fa. Tuttavia, ancora registriamo circa 30 episodi al giorno.
- I militanti usano armi pesanti, tra cui Grad e carri armati, per bombardamenti ed attacchi contro le forze ucraine.
- Ci sono le prove che i militanti filorussi usano questo periodo di riorganizzarsi, ottenere rinforzi e trasferirsi in posizioni di condurre ulteriori offensive. Inoltre, si osserva che militanti ritirano armi pesanti da una posizione e poi tornano sulla stessa posizione o rafforzano l'altra.
- Siamo molto preoccupati che un sacco di armi pesanti vengono nascoste in città.
- Allo stesso tempo, armi pesanti e manodopera continuano a scorrere in Est dell'Ucraina dal territorio russo.
- Così, purtroppo, non possiamo parlare di maggiore stabilizzazione.
- In queste circostanze, dobbiamo essere sicuri che i militanti rispettino il cessate il fuoco e ritirino le armi pesanti simmetricamente e per davvero.
- A tal fine, è indispensabile che la missione di monitoraggio speciale dell’OSCE deve controllare correttamente e verificare sia il cessate il fuoco sia il ritiro delle armi pesanti.
- Durante l'ultima conversazione telefonica in formato Normandy il 2 marzo abbiamo approvato la nostra proposta di inviare osservatori dell'OSCE a tutte le sedi della violazione del regime cessate il fuoco, soprattutto per cominciare dalle 10 località abitate.
- Mi auguro che la parte russa ed i suoi ribelli teleguidati rispetteranno rigorosamente questo impegno.
- Abbiamo inoltre concordato sulla necessità di pubblicare rapporti giornalieri dell'OSCE sulla violazione del regime cessate il fuoco.
- Aspettiamo che il Consiglio europeo nella sua prossima riunione del 19-20 marzo 2015 prenderà in considerazione una serie di ulteriori misure restrittive nei confronti della Russia per essere promulgate con urgenza se la Russia non rispetta i suoi impegni presi a Minsk.
Problema delle forniture del gas russo
- L’Ucraina apprezza molto il sostegno dell'Unione europea in materia di sicurezza energetica.
- Ci auguriamo che tutte le disposizioni in merito delle forniture giornaliere di gas naturale da parte di Gazprom in Ucraina tramite punti di consegna concordate reciprocamente verranno attuate correttamente.
• Siamo pronti per iniziare i colloqui trilaterali Ucraina-UE-Russia sul "pacchetto estate" il più presto possibile. Contiamo su un ulteriore coinvolgimento attivo e la posizione costruttiva della Commissione europea.
• La nostra proposta per le imprese europee di gas è di comprare il gas al confine orientale dell’Ucraina e utilizzare depositi sotterranei ucraini resta sul tavolo.
Riforme in corso e il dialogo nazionale
- Indipendentemente dall’aggressione militare straniera contro il nostro paese, l'Ucraina rimane pienamente impegnata ad attuare un'agenda delle riforme per trasformare l’economia, il sistema fiscale, lo stato di diritto, le sfere sociali secondo gli obblighi dell'Ucraina ai sensi dell'Accordo di associazione con UE, piano d'azione del governo e di coalizione parlamentare.
- “Strategia per lo sviluppo sostenibile Ucraina-2020” è una tabella di marcia nazionale di 62 riforme, tra cui 10 sono prioritare.
- discussioni pubbliche dello scorso anno sui modi per decentrare meglio poteri esecutivi in Ucraina secondo l'esperienza europea e le norme hanno avuto successo.
- Siamo pronti a continuare un dialogo nazionale inclusivo, trasparente e responsabile. Ma in questo momento ci sono ostacolati con le ostilità in Donbas e la mancanza di rappresentanti legittimi in alcune aree nelle regioni di Donetsk e Luhansk.
- Il decentramento ed il riforma costituzionale sono processi interdipendenti di democratizzazione dell'Ucraina. Il 3 marzo il Presidente Poroshenko ha firmato un decreto relativo alla creazione della Commissione costituzionale, che elaborerà le modifiche alla legge principale.
- "pacchetto anti-corruzione" dell'Ucraina è costituito da diverse leggi allo scopo di prevenire la corruzione, garantire la trasparenza del servizio pubblico e istituzionalizzare il Ufficio nazionale di anticorruzione. Queste leggi sono state elaborate in stretta collaborazione con gli esperti dell'UE e GRECO.
Esperienza del Sud Tirolo
- Recentemente, gli ambienti politici italiani hanno formulato le proposte di considerare la esperienza di regolamentazione del caso dell’Alto Adige per affrontare la situazione nel Donbas.
- Certamente, l’esperienza del Sud Tirolo potrebbe presentare un interesse considerevole nel processo delle riforme costituzionali in Ucraina, perché l’Italia è un esempio classico dello Stato unitario decentralizzato.
- Tuttavia, dovrebbe essere chiaro che il contesto dello status speciale dell'Alto Adige radicalmente diverso dalla situazione nella Donbas:
1) Donbass era ucraino da sempre. Invece, l'Italia come uno degli stati "vincitori" in guerra mondiale ha ricevuto il territorio dell'Alto Adige, che prima non le apparteneva mai (forse Leopoli ha piu argumenti di diventare un Tirolo ucraino);
2) A differenza del Donbass il Tirolo ha una identità nazionale diversa;
3) L'Ucraina non ha chiuso nessuna scuola russa, nessun giornale o canale televisivo in Donbas (ricordate bene che il governo di Mussolini avrebbe condotto una assimilazione ruvida dei tedesci tirolesi, li spremeva fuori dalle loro case, le scuole e i giornali tedeschi sono stati chiusi, è stato proibito di ascoltare la radio austriaca).
- è importante che questo modello sia accettato dalla Russia. Perché non è segreto che la Parte russa è interessata a fare un’ancora della politica estera per l’Ucraina, in grado così di frenare il processo del suo avvicinamento all’Europa.
Forniture delle arme in Ucraina
- Al mio parere, ogni Paese partner ha il diritto di scegliersi da solo il modo per appoggiare l’Ucraina nel contesto della resistenza all’aggressione russa. Noi rispettiamo la posizione del Governo Italiano di non fornire armi all’Ucraina.
- Nello stesso tempo, l’Ucraina sarebbe molto riconoscente all’Italia per gli eventuali aiuti composti da mezzi di difesa personale, farmacie portatili, anche per organizzare le cure mediche delle persone gravemente ferite che potrebbe salvare più vite umane nella zona del conflitto.
Ucraina e la NATO
- Sono assolutamente d’accordo sulla necessita di mantenere il dialogo con la Russia come parte integrante della sicurezza internazionale in Europa. Però, tale collaborazione deve fondarsi sui principi dell’esistenza pacifica tra i popoli universalmente riconosciuti in tutto il mondo, non sulle idee di rivincita avanzate dal Cremlino.
- Nel prossimo futuro l’Ucraina sicuramente si metterà di fronte a dover scegliere questo o quell’altro modello di sicurezza internazionale. Però oggi non abbiamo compito più importante che il ristabilimento completo della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale, inclusa la Crimea.
- Lo status non allineato dell’Ucraina, garantito dalla legge di Ucraina ancora dal 2010, ha dimostrato, purtroppo, la sua incapacità di proteggere lo Stato dall’aggressione esterna; tra l'altro, da parte di uno dei garanti dell’integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina (in accordo con il Memorandum di Budapest del 1994).
- Vorrei sottolineare che esclusivamente al Popolo ucraino spetta di definire il modello di sicurezza internazionale accettabile per il nostro Paese e, quindi, nessun Stato straniero può avere il diritto di veto in questa materia.
Diritti delle minoranze in Ucraina
- Tutti i rapporti di organizzazioni internazionali (ONU, OSCE, Consiglio d'Europa, Human Rights Watch) testimoniano all'unanimità sulle massicce violazioni dei diritti umani, tra cui i diritti delle minoranze, ai territori temporaneamente occupate - sono Donbas e Crimea. Tuttavia, ciò non vieta l'uso dalla propaganda russa di questa retorica per giustificare la sua aggressione militare.
Iniziative di intitolare le piazze ai Martiri di Odessa a Ceriano Laghetto e Milano
- Le autorità locali tentano di fare il paragone tra i crimini nazisti contro gli ebrei di Odessa del 1941 e gli eventi tragici in questa città del 2 maggio 2014.
- Tale paragone è scorretto in quanto nella prima circostanza si trattava di un caso di sterminio su base etnica, mentre la seconda rappresenta una tragedia causata dagli scontri dei gruppi protestanti aggravati dall’attività dei provocatori, sulla quale stanno ancora proseguendo le indagini.
- Tale interpretazione potrebbe essere anche considerata come una diffamazione dell’Ucraina in quanto dalle indagini preliminari controllate dalla Procura Generale dell’Ucraina emerge il coinvolgimento dei cittadini russi nella tragedia. Ricordiamo comunque che l'indagine non è ancora completata e la chiarezza sull'avvenuto deve ancora arrivare.
- Di più, la Federazione Russa sta nascondendo sul suo territorio il latitante Sig. D.Fuchedzi, Vice-capo di allora della Polizia di Odessa, che, come risulta agli organi investigativi dell’Ucraina, potrebbe essere direttamente coinvolto nella preparazione di questa tragedia.
- La negazione della Federazione Russa di consegnare questa persona agli organi investigativi dell’Ucraina pone seri dubbi sulla sincerità delle dichiarazioni delle autorità russe.
- Questa decisione dell’Amministrazione comunale ha una forte connotazione di un atto evidentemente manipolato dalle forze politiche che appoggiano la politica ostile della Russia verso l’Ucraina.
Cosiddetta guerra civile vs agressine militare dall’estero
- Il termine “guerra civile” (invenzione della propaganda russa) non è corretto proprio perché non è supportato dai fatti.
- Molti organismi internazionai, in particolare l’UE, l’OSCE, la NATO, il Consiglio d’Europa riconoscono che in Donbas c’è l’atto di agessione della Federazione Russa contro l’Ucraina sotto la froma di “GUERRA IBRIDA”.
- Per giustificare questa posizione vorrei qui presentare alcune domande a cui risposte sincere potranno indicare la natura esatta del conflitto in Donbas:
1. Se Putin non conduce la guerra in Ucraina perché Merkel e Holland vanno da lui e invece non vanno in Donbas da Zakharchenko e Plotnitskij (cosidetti “leader” delle repubbliche autoproclamate)? Vanno a Mosca perché sanno dove sta il padrone.
2. Se Putin non conduce la guerra perché gli Accordi di Minsk venivano firmati dall’Ambascitore russo Zurabov?
3. Se a Donbas non ci sono le truppe russe allora come si spiegherebbero i funerali e le tombe “fresche” dei soldati russi a Pskov, Kostroma, Ulianovsk, Nizhnij Novgorod ed altre città russe?
4. Se non ci sono armamenti russi allora in quali mercati di Donetsk vendono i sistemi missilistici GRAD, SMERCH, i carri armati dell’esercito russo T-72, T-90?
5. Se non ci sono i militari russi in Donbas perché in Russia è stata accusata di tradimento di Stato la sig.ra Svetlana Davydova (madre di sette figli) che ha parlato sull’eventuale trasferimento dei militari russi dalla sua zona in Donetsk?