Після публікації 10 квітня ц.р. італійською агенцією новин «АНСА» репортажу «Україна. Комунізм як нацизм, законом заборонено символіку» Посол України Є.Перелигін направив листа на адресу керівництва редакції «АНСА», в якому зазначив про упереджене та тенденційне висвітлення агенцією «АНСА» відповідного закону, прийнятого Верховною Радою України. З огляду на відсутність відповіді станом на 13 квітня ц.р. Посольство вирішило опублікувати звернення Посла України у формі відкритого листа.

Відкритий лист Посла України Є.Перелигіна редакції агенції «АНСА»:

 

 c.a. Redazione dell’agenzia ANSA

Roma, 10 aprile 2015

 

Carissimi redattori dell’agenzia ANSA,

 consideriamo da sempre la Vostra agenzia come leader dell’informazione in Italia, in quanto una delle agenzie più autorevoli e diffuse al mondo. Oggi, però, siamo rimasti spiacevolmente sorpresi dalla pubblicazione della notizia “Ucraina: comunismo come nazismo, legge ne vieta simboli”, in quanto essa presenta in modo scorretto l’iniziativa del Parlamento Ucraino, distorcendone il significato. La legge votata ieri in Parlamento ha condannato i regimi totalitari del XX secolo, nazismo e comunismo (che dal 1917 al 1991 ha provocato decine di milioni di vittime solo in Ucraina).

Per tale motivo, a noi sembra incomprensilbile la scelta della persona, da parte della Vostra redazione, che commenti la notizia nonché la selezione delle dichiarazioni, che hanno poco a che vedere con la vera decisione presa del Parlamento. Forse intervistare il leader del partito comunista russo o qualche reduce della polizia segreta di Stalin sarebbe stato più logico?

Inoltre, l’uso da parte della Redazione dell’espressione “neo-nazionalismo di Kiev” è scorretto in quanto diffamante e non corrisponde alla realtà.

In conclusione, egregia Redazione, l’Ambasciata dell’Ucraina si augura che le considerazioni di cui sopra non rimangano senza una Vostra rettifica, e che il Vostro ufficio a Mosca continui a divulgare valutazioni in maniera obiettiva e imparziale circa i più importanti avvenimenti relativi al nostro Paese, che in questo periodo sta subendo non solo l’aggressione militare russa - cosa non immaginabile nel XXI secolo - ma anche un’aggressione mediatica che purtroppo spesso si sostanzia nella pura disinformazione.

Certi di un Vostro riscontro, l’occasione ci è particolarmente gradita per inviarVi i nostri più cordiali saluti.

 

Yevhen Perelygin