Коментар Посольства "Україна та дезінформація щодо втрат італійської економіки"
Опубліковано 12 травня 2015 року о 19:58

 

L’Ucraina e la “disinformazione” sull’economia italiana

Commento dell’ambasciata di Ucraina riguardo alle perdite del business italiano a causa delle contro-sanzioni della Russia

Two finger nails painted with the colours of the national flags of the soccer World Cup quarter finalists of Ukraine and Italy are presented at a nail salon in Munich

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Pubblichiamo di seguito le affermazioni del governo di Kiev, per tramite dell’Ambasciata ucraina a Roma, che si dice allarmato relativamente all’atteggiamento negativo dei media italiani. Chiunque lo volesse – e invitiamo in particolare anche l’Ambasciata Russa a farlo – può contattare la redazione di Lookout News, per replicare a tali affermazioni.

 

Ecco cosa scrive l’Ambasciata di Ucraina: “Ultimamente nella stampa italiana notiamo molti articoli dedicati alle perdite del business italiano per via delle controsanzioni imposte dalla Russia. Viene menzionato il volume perso nell’arco del 2014 pari a 1,24 miliardi di euro. Guardiamo all’export italiano più da vicino. Secondo l’analisi sui settori industriali condotta da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Prometeia, il primo semestre del 2014 ha confermato l’Italia come una delle best practice a livello mondiale in termini di export, con il surplus commerciale pari a 107 miliardi di euro (erano 30 nel 2010).

 

In generale, l’interscambio dell’Italia con i paesi del mondo nel 2014 è cresciuto del 0,2% nonostante le controsanzioni russe. Positivi per l’Italia sono anche altri due fattori economici, l’export totale (+2%) e il saldo. Questa crescita conferma la tendenza degli ultimi anni verso la crescita di questi parametri.

 

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Questi fatti testimoniano che la riduzione dell’attività commerciale con la Russia è totalmente compensata dalla crescita dei volumi d’interscambio con altri paesi del mondo. Ad esempio, spesso nei media si sottolineano le perdite nell’export riguardanti le voci come prodotti agroalimentari (-32,7%), settore tessile (-16,4%), veicoli (-51,5%). Preoccupante? Visto così, sì. Ma se facciamo un passo indietro e guardiamo il quadro generale dell’export, vediamo che intanto, la dinamica dell’export di questi tipi di merce in tutti i paesi del mondo (considerando la riduzione dell’export verso la Russia) ammonta corrispettivamente a -0,8%, +4,3 % e +7,4%.

 

Inoltre, le controsanzioni russe riguardano solo la prima voce dell’export italiano. E di questa, l’export dei prodotti lattiero caseari, della carne e dell’ortofrutta costituisce circa l’1% del totale esportato in Russia nel 2014. In cifre assolute la riduzione dell’export dei prodotti agroalimentari italiani ha raggiunto 31 mln. euro (ad esempio, le perdite analoghe nel interscambio italo-tedesco ammontano a 134,6 mln. euro). Perciò gli articoli giornalistici ‘allarmisti’ mostrano solo una parte della verità, mentre noi inviteremmo i lettori a considerare il quadro generico della situazione e a dare la giusta misura ai fatti e ad eventi”.

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